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Tuwim, Julian.

Poeta polacco. Principale esponente di Skamander, movimento letterario di ispirazione liberale e progressista, si distinse, tra l'altro, come organizzatore di cabaret artistici e come poeta, figurando tra i protagonisti della vita culturale polacca tra le due guerre. Nel 1939 emigrò in Francia, quindi in Portogallo, Brasile, Canada e Stati Uniti, facendo ritorno in patria nel 1946. Il suo esordio poetico risale al 1918 con la raccolta Imboscata a Dio, cui seguirono Socrate danzante (1920), Settimo autunno (1922), Quarto volume di versi (1923), Parole nel sangue (1926), Cose di Czarnolas (1929), Bibbia zingaresca (1933), Trama ardente (1936). La lirica di T. introdusse importanti novità tematiche ed espressive, col ricorso a un lessico tipico dell'ambiente piccolo-borghese e proletario, o all'uso di metafore, neologismi, onomatopee, innestate su un impianto comunque classico. T. fu anche autore di testi satirici (su tutti, il poema grottesco Ballo all'Opera, 1936, pubblicato nel 1946, violento attacco al filisteismo borghese), di canzoni per cabaret letterari, di poesie per l'infanzia; magistrali le sue traduzioni di poeti russi (Łódź 1894 - Zakopane, Cracovia 1953).